Design Periferico
Fashion & Textile
Spazio Palmanova A
Una serie di progetti legati al mondo della moda e all’arte del tessere. Da un lato brand sostenibili con nuove soluzioni materiche e di prodotto responsabili e attenti all’ambiente portano una selezione delle proprie collezioni. Potremo trovare Verabuccia, Human Material Loop, MUSA Intimates. Dall’altro una serie di prodotti legati all’arte del tessere, dalle tecniche del passato alle nuove tecnologie, passando anche per le sperimentazioni digitali. In questa sezione troveremo i lavori di Giuseppe Arezzi, Francesco Forcellini e Laura Civetti.
Via Palmanova 59 A
Fondato nel 2021, Human Material Loop ha deciso di sfruttare i capelli come materiale per creare dei prodotti sostenibili e favorire un’economia ad impatto zero. Come racconta il brand, i capelli umani hanno valore e molti vantaggi come applicazioni per favorire l’isolamento termico, un’alta capacità di assorbimento di olii e, una volta tagliati, non contengono alcun DNA, nessuna persona può quindi essere identificata dal materiale.
In concreto, Human Material Loop raccoglie e tratta i capelli umani raccolti dai saloni di bellezza. A differenza di altri materiali nell’industria tessile, non richiedono alcuna coltivazione. Gli attuali sviluppi esplorano le proprietà fisiche e chimiche dei capelli umani per diversi settori.
MUSA Intimates è una start-up di moda sostenibile con sede a Utrecht, specializzata nello sviluppo di abbigliamento intimo sostenibile e circolare. Il brand è specializzato nell’utilizzo di fibre naturali provenienti da diversi flussi di rifiuti, in particolare quelle ottenute dalla lavorazione della banana.
La missione di MUSA Intimates è lo sviluppo sostenibile di abbigliamento intimo in fibre naturali, per far sentire i nostri clienti a proprio agio dall’interno e ridurre l’impronta dell’industria della moda.
Vérabuccia® è il nome del marchio registrato dell’emergente progetto italiano co-fondato da Francesca Nori (ideatrice) e Fabrizio Moiani volto a portare i paradigmi naturali della frutta esotica in altri settori, come design e moda. Grazie alla tecnologia (brevettata), Vérabuccia® vuole proteggere qualcosa di prezioso attraverso l’involucro che la natura crea, generando nuovi materiali dal solo riutilizzo e valorizzazione delle risorse naturali esistenti. Il primo prodotto AnanasseTM è ottenuto per mezzo dell’innovativa tecnologia e dal reimpiego della buccia dell’ananas (da cui il nome) – un sottoprodotto dell’industria della lavorazione della frutta non edibile al consumo umano e tradizionalmente scartato.
Laura Civetti è una Fashion Tech Designer che si occupa di design computazionale e innovazione dei materiali per il design circolare nel settore della moda. Il suo obiettivo principale è esplorare i confini del settore e della produzione di prodotti di moda, studiando come il design basato sui dati e i materiali all’avanguardia possano essere perfettamente integrati per generare un design funzionale.
In esposizione Trinity Dress, un abito che mostra le potenzialità del computational design unito all’utilizzo dei biomateriali.
Lo studio, fondato nel 2017 a Milano, progetta analizzando l’essenza degli oggetti, il loro archetipo, significato e processo costruttivo, cercando l’innovazione attraverso nuove espressioni formali. Francesco Forcellini ha disegnato per marchi come Cappellini, Bentley Home, De Castelli, Tonelli Design, e ha iniziato a collaborare con molti altri brand internazionalmente riconosciuti nel campo del design. Attraverso la sperimentazione, il designer è alla ricerca di nuovi linguaggi e progetti.
Stir nasce come uno strumento per generare campioni di texture che, allo stesso tempo, possa generare immagini come opere d’arte finite, unendo la tradizione della tessitura con la contemporaneità del linguaggio digitale.
“Giro”, oggetto contemporaneo tessuto con una corda di carta, si ispira alla tradizione della tessitura e la reinterpreta in chiave moderna con una forma circolare parzialmente vuota, di colore neutro (grigio), priva di decorazioni, che dialoga con lo spazio che la circonda.
Scarti per l'Architettura
Spazio Palmanova B
Dai detriti fino agli scarti industriali e alimentari, queste sono solo alcune delle risorse circolari utilizzate da MONOFERMENTS, il laboratorio di Monostudio Associati, per creare piastrelle, smalti, tinture e applicazioni per aziende, privati e realtà no profit. Una selezione dei progetti e delle ricerche in corso ci aiuterà ad immaginare una nuova idea di architettura circolare.
Via Palmanova 59 B
Nato nel 2020, il laboratorio interno allo studio sperimenta un nuovo modo di progettare, più circolare e sostenibile. Attraverso il lavoro manuale, la creatività e il riutilizzo di scarti di valore, Elisa Evaso e Luca Guglieri lavorano ad una palette di materiali naturali e circolari per interni.
Grazie all’esperienza come architetti, utilizzano un nuovo approccio orientato verso il benessere di spazi sostenibili in grado di dialogare con i sensi. Lavorano responsabilmente con le materie prime in un’ottica di riuso circolare e locale degli scarti, che siano alimentari, di cantiere o industriali ed in un’ottica di collaborazione con aziende e realtà no profit.
Design e Natura
Spazio Passerini
Qui una selezione di prodotti e progetti ci mostrerà un modo di fare design in linea con l’ambiente che ci circonda. Dalle sperimentazioni di Genesio Pistidda a Podere101, azienda agricola che mostrerà cosa vuole dire salvaguardare l’ambiente attraverso il loro progetto di agroforestazione e design applicato. Una serie di punti di vista che possono aiutare a comprendere come il design non possa più progettare solo per l’uomo, ma per tutto ciò che ci circonda.
Via Passerini 18 B
Podere 101 è una giovane azienda agricola nata dalla voglia di fare qualcosa di concreto per contrastare il cambiamento climatico, tutelando e arricchendo la biodiversità del territorio in cui si trova, con un nuovo approccio rispetto all’agricoltura tradizionale.
Nella campagna bolognese, con un nuovo metodo a basso impatto ambientale, vengono allevate galline ovaiole con innovativi pollai mobili – in rotazione sui pascoli del podere – e preziose api, indispensabili per l’impollinazione. Si ottengono così prodotti di altissima qualità, come diverse varietà di miele genuino a km zero.
Originario di Sassari, Genesio Pistidda è uno scultore e designer. Alla sua pratica progettuale affianca quella didattica come docente di scultura.
Il riutilizzo di materie come le paste di sughero, recuperate da moduli per imballaggi, consente a Genesio di creare ciotole e attingitoi, oggetti comuni nell’antico uso popolare, ora rivisitate in forme modernissime e altrettanto funzionali.
Nuovi Materiali
Spazio Bengasi
Una mostra che ripercorre i 10 anni di sperimentazioni del laboratorio del Politecnico di Milano MaDeTrans, focalizzato sulla ricerca materica. Dalla coltivazione di batteri e funghi, fino all’utilizzo di nuovi processi e tecnologie, affrontando tematiche attuali quali il design sostenibile e la circolarità. Ad accompagnare i lavori degli studenti ci saranno due professioniste, Barbara Pollini, ecodesigner parte del gruppo MaDeTrans, e l’architetta Selenia Marinelli: ci mostreranno rispettivamente il potenziale dei materiali bioprogettati per la sostenibilità sia convenzionale che rigenerativa e cosa significa creare nuovi materiali per un’architettura e spazi più sani.
Via Bengasi 1
Gruppo di ricerca internazionale che si occupa di studiare i materiali dal punto di vista del designer, sviluppando ricerche, progetti applicati e attività di trasferimento di conoscenze per sostenere e promuovere lo sviluppo sostenibile e circolare di materiali alternativi ed emergenti per la transizione verso la sostenibilità.
Il gruppo di ricerca è impegnato ad aprire nuovi territori per il design dei materiali e dei prodotti e a diffondere i risultati della ricerca attraverso pubblicazioni scientifiche, mostre, concorsi di design…
Architetta, ricercatrice indipendente e material activist con sede a Roma. Dal 2021 lavora per FVA – New Media Researchcome Project Manager in molti progetti finanziati dall’UE incentrati sulla bioeconomia circolare sostenibile e sulla protezione marina dall’inquinamento da plastichee microplastiche.
Il lavoro di Selenia ci aiuta a immaginare una nuova alternativa per il settore dell’edilizia: entrando nel dettaglio, identifica l’architettura bio-informata come un approccio progettuale emergente e una pratica multidisciplinare che aiuta a riconoscere le intricate relazioni tra le diverse specie che convivono nell’ambiente costruito, aumentando così la sostenibilità complessiva del settore.
Progetto di: D.O.S. Design Open Spaces s.r.l.
Curatela: Teo Sandigliano
Progetto di Allestimento: Milo Mussini
In mostra:Giuseppe Arezzi, Camilo Ayala Garcia, Claudia Catlani, Marco Cesari, Laura Civetti, Sofia Duarte, Samuele Fontana, Francesco Forcellini, Human Material Loop, It’s Great Design, Lab creativo di Monostudio Associati, Caterina Lenzi, Tommaso Lenzi, Cèlian Le Bolloch, Gabriela Machado da Silva Lima, MaDe/Trans Lab, Valentina Maino, Selenia Marinelli, Michela Mazzoleni, Monoferments, Valeria Munda, MUSA Intimates, Stefano Parisi, Salvatore Dario Panico, Genesio Pistidda, Podere101, Politecnico di Milano, Barbara Pollini, Alessia Romani, Chiara Stopponi, The Mosshelter, Verabuccia®
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